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Punto di interesse

Santa Croce e Fornace di Poggio San Marcello: A Poggio San Marcello esiste un bellissimo tempietto di perfetto stile settecentesco, databile tra il 1738 ed il 1740, che sussista quale Oratorio di Santa Croce e riconducibile al noto architetto locale del tempo Mattia Copponi (forse il primo lavoro fatto dall' architetto stesso che all'epoca aveva soltanto diciotto anni) . Tale Oratorio è sorto presso l'antecedente sala funeratizia del Seicento, di cui si vedono ancora i resti dietro l'oratorio stesso, riservato alla Confraternita della Buona Morte.

Poichè oltre all' Oratorio di Santa Croce tra il 1738 ed il 1775 venne edificata a Poggio anche la chiesa di San Nicolò da Bari ed il Comune, si suppone allora che soltanto attingendo la gran mole di mattoni di creta da una produzione locale, si poteva far fronte alla enorme spesa che i tre lavori murari suddetti imponevano alla popolazione.

Se la tradizione non inganna, il Mattia Copponi, si sarebbe avvalso di laterizi usciti dalla fornace di Poggio San Marcello. Due prove indirette le abbiamo dal nome di un fornaciajo che possedette la fornace nal settecento, certo Luca Bozzi e dalla data " A. 1786" apposta sotto alcuni amorini in terracotta situati all'esterno della "Casa Felicetti". Dunque la Fornace di Poggio San Marcello inizia la propria produzione di laterizi proprio negli anni 1738-1740, e sembra essere la fornace stessa il punto di maggiore garanzia ed incoraggiamento a costruire in grande il paese.

Una prova di quanto detto ci viene data anche dai bei pilastri settecenteschi posti all'ingresso del cortiletto di casa Marconi-Sansoni, dove la produzione dei latterizi limati e dei "cantari" sovrapposti al pilastro chiamano in causa gli "amorini", i "leoncelli" e le "mensoline", dando adito ad un vero e proprio laboratorio di prodotti artigianali in terra cotta, da cui è stata valorizzata la creta cavata nei dintorni di Poggio.

Comune

Il borgo antico di Castelbellino è un paese piccolo ed accogliente, dove ogni pietra ha un ricordo, ogni strada ha una storia ed ogni angolo una magica sorpresa. Qui è possibile girovagare per cercare ricchezze culturali poco note, affogando il senso del tempo nella suggestione antica di mura potenti, portali severi, colori epaesaggi incantevoli, squisitezze profane come l’odore dei vincisgrassi (tipico piatto marchigiano) che scappa dalle piccole finestrelle scavate nelle mura o il profumo irresistibile del vino Verdicchio che proviene dalle grotte castellane adibite a cantine.

Giunti all’inizio del Paese occorre lasciare la macchina per proseguire a piedi e scoprire alla fine delle molteplici viuzze corte e contorte gli scorci panoramici sulla valle dell’Esino. parallela alla strada d’accesso principale, c’è una tortuosa via in salita che conduce a Piazza San Marco: il centro storico, fatto di vicoli stretti, ripide scalinate e suggestive piazzette.

Qui si può ammirare le mura castellane del XV secolo e percorrere un emozionante giro per le vie del borgo antico, che conservano tutto il fascino dei tempi passati.

Alla sommità del castello, una volta attraversato l’antico arco di via Proferno, è possibile sedersi in una delle panchine del giardino, per un posto in prima fila ad ammirare la vallata dell’Esino che vi si spalanca davanti agli occhi. In Piazza San Marco sorge la Loggetta Belvedere, di epoca rinascimentale, un tempo adibita a mercato coperto ed oggi uno degli angoli più suggestivi di Castelbellino: da qui è possibile godere di una vista a perdita d’occhio sulle morbide colline che si accavallano l’un l’altra fino al mare.

Percorso

Itinerario  n° 5 - Cupramontana, S. Marco, Calapina, Castelbellino, Monteroberto, Maiolati Spontini, Cupramontana.
Partenza  dal parcheggio antistante la cantina Colonnara. Da qui in direzione del centro cittadino, poco prima del Paese seguire indicazioni "cimitero",  continuare imboccando a sx il viale alberato di fronte al cimitero. Proseguire per via S. Marco ancora a sx nel viale fino ad un bivio, tenere la dx affiancando un capannone ( strada bianca ). Il percorso incontra numerose case e diventa, più avanti, pianeggiante, ma solo per un breve tratto, poi si restringe e si volge in pendenza. Curva a dx e sx e di nuovo un tratto pianeggiante e poi in discesa su fondo sconnesso. All’altezza di una casa nuova, in fondo alla discesa, se la strada comunale è ancora soggetta a lavori di ripristino, bisogna attraversare il terreno coltivato a monte del passaggio privato . Si costeggia una piccola scarpata con delle querce e poi a dx fino a una sbarra ; da qui si può o scendere nella strada o proseguire per il campo. Sulla strada si passa tra una vecchia casa (dx) e un capannone seminterrato e poi dritti fino ad incrociare una strada bianca. Dx in discesa (v. Calapina) , dopo ca 100 mt, a sx su strada pianeggiante, seguire la strada principale per ca 500 mt, prima pianeggianti, poi in salita e di nuovo pianeggianti, nuovo incrocio, sempre dritti ( case a dx) . Incrocio con grande quercia e due strade, una  a monte e una a valle della principale, ancora dritti, poi ca 100 mt, dopo una curva a sx ad un incrocio prima della discesa girare a sx in salita. Nuovo incrocio, girare a dx su strada pianeggiante , passaggio tra una recinzione privata e un lavatoio, ancora in salita fino ad una grande villa con parco  a dx; dritti in leggera discesa fino all' asfalto (S.P. Castelli di Jesi), a  sx sulla S.P. si prosegue fino a Castelbellino. Dopo il Paese, prima delle ultime case, su una curva a sx, prendere la tangente a dx in salita fino a Monte Roberto (ca 800 mt).  Sotto le mura del Castello a dx e proseguire dritti fino alla S.P. .

Arrivati all'incrocio ( grande colonna di cemento), girare a dx  verso Maiolati Spontini, attraversare il Paese e dopo ca 1 km (direzione Cupra) prendere a sx su strada bianca (vietata ai camion-adiacente a una villetta). Proseguire fino ad incontrare nuovamente la S.P. e in direzione Cupramontana, per ca 1,5 km, si ritorna al p.to di partenza.

Lunghezza ca 14 km
Tempo di percorribilità 1 h e 15 min
Percorso facile

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